le avventure culinarie di un diabetico fuori dalle righe

mercoledì 17 ottobre 2007

spaghetti alla chitarra col tonno... (a modo mio!)

la pasta col tonno potrebbe a mio avviso essere eletto "il piatto dello studente fuori sede". una scatoletta di tonno, qualsiasi tipo di pasta (lunga o corta) e via! ricordo con piacere come fino a qualche anno fa il momento della pausa pranzo, in una giornata di intenso studio, veniva esaltato da un improvvisato quanto veloce piatto di pasta col tonno. c'era quella in bianco e quella con variante rossa (altrimenti detta col sugo). la scatoletta di tonno era la regina sovrana della mia dispensa. e chissà poi di quanti studenti?!?

ieri, in preda forse ad un attacco di nostalgia studentesca, mi sono esibito in una pasta col tonno, che del ricordo universitario aveva solo gli ingredienti base. ho voluto infatti provare, come mio solito, alcune varianti attingendo un po' dalla cucina di mia madre e un po' dalle mie passioni (capperi e spaghetti alla chitarra). ne son venuti fuori "gli spaghetti alla chitarra col tonno...(a modo mio!)".

ingredienti per 2 persone: 150g di spaghetti alla chitarra (i miei preferiti sono quelli di Garofalo, pasta di Gragnano rigorosamente di grano duro), 80g di tonno all'olio d'oliva, un cucchiaio di capperi sotto sale, un cucchiaio di prezzemolo tritato, 50g di pangrattato, olio sale e pepe quanto basta.

visto che il tempo di cottura della pasta è di ben 14 minuti, il mio consiglio è di mettere a cuoce la pasta prima di cominciare con il condimento...
lasciare tostare in una padella calda per qualche minuto il pangrattato. in un'altra padella far leggermente soffriggere con un po' d'olio d'oliva il prezzemolo tritato, quindi aggiungere il tonno a pezzetti e i capperi precedentemente lavati con acqua corrente per eliminare il sale di conservazione. tenere in caldo eventualmente aggiungendo un po' di acqua di cottura della pasta per evitare che il condimento si asciughi troppo.

non appena gli spaghetti saranno al dente bastarà scolarli e aggiungerli nella padella del condimento assieme al pangrattato tostato. far saltare il tutto per qualche minuto, quindi servire con l'aggiunta di un po' di prezzemolo fresco(qualora sia gradito). buon appetito!

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sabato 13 ottobre 2007

scaloppine di pollo al marsala e cannella

dove finisce la tradizione e comincia la sperimentazione?
quando la sperimentazione diventa tradizione?
queste sono le domande che ronzano nella mia mente quando mi metto davanti ai fornelli e partendo da una ricetta della tradizione (rubata alle donne della mia famiglia o semplicemente lette tra una rivista e un blog) comincio a stravolgerla, a ricercare una nuova variante coll'intento comunque di non toccare "l'anima" di quel piatto: l'essenza che l'ha reso elemento della nostra storia. alla fine temo sempre di aver creato "un nuovo mostro" e di aver rotto l'equilibrio che da sempre animava quella ricetta. e gli interrogativi mi incalzano!

tutto ciò mi è successo anche oggi, quando mi son cimentato con le "scaloppine al marsala" che alla fine sono diventate le "scaloppine di pollo al marsala e cannella". ho voluto introdurre un ingrediente a me caro: la cannella. inoltre ho deliberatamente arrichito il tutto con del peperone giallo per contrastare l'eccesso dolciastro dell'accoppiata cannella - vino marsala.

ingredienti per 4 persone: 4 fettine di petto di pollo, mezzo bicchiere di vino marsala (per l'occasione ho utilizzato un Vecchio Florio del 2000), un peperone giallo, 20 g di burro, 10 g di farina 00, 5g di cannella macinata, sale.

mondare e tagliare a striscioline il peperone, eliminando le venature bianche interne per renderlo più digeribile. quindi lasciarlo ammorbidire in una padella antiaderente con un po' di burro.

battere le fettine di pollo con il batticarne e infarinarle leggermente con la farina e la cannella precedentemente mischiate in un piatto. in una padella lasciare sciogliere il rimanente burro, adagiarvi le scaloppine senza sovrapporle e farle dorare da entrambe le parti a fuoco vivo.
insaporire con un pizzico di sale e lasciare a fuoco moderato per 2 minuti, quindi togliere dalla padella.

Versare nella padella il marsala e lasciando che si riduca a fuoco vivo, mescolando con un cucchiaio di legno in modo da staccare bene tutto il fondo di cottura.
quando il marsala sarà quasi completamente evaporato, aggiungere le scaloppine e i peperoni. scaldare brevemente, trasferire su un piatto e servire subito.


oggi i quesiti sono ritornati. da marsalese DOC ho corso il rischio di rovinare il profumo ed il sapore di un piatto ricco di elementi del territorio. ma alla fine mi posso ritenere soddisfatto. c'era tutto il "romanticismo" del piatto unito all'essenza di una ricerca (spero non banale) di novità.

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lunedì 8 ottobre 2007

gnocchetti di zucca coi carciofi

da qualche tempo leggo in giro sul web articoli e news sui benefici della zucca (ipocalorica e a bassa concentrazione di zuccheri semplici, ricca di vitamina A e C, nonchè di minerali quali potassio, calcio e fosforo). diversi "colleghi blogger" hanno già creato e postato ricette a base di zucca. inoltre la stagione sembra quella giusta, così trovandone al mercato un bel pezzo, dal colore giallo/arancio vivo e dal profumo intenso, ho deciso anch'io di cimentarmi per la prima volta con questo ingrediente. la scelta è stata difficile. con la zucca si possono fare antipasti, primi, contorni e addirittura dolci...

- in quanti state pensando che io abbia ceduto alla tentazione di fare un dolce?
bhè, vi sbagliate. per una volta, davanti alla possibilità di un dolce, una torta o una crostata, il diabetico goloso si è trattenuto. (cavolo, sto proprio diventando bravo... o forse sto male?!?) -


ecco che mi son venuti in mente quei favolosi gnocchi di zucca che qualche anno fa hanno deliziato il mio palato in un week-end fiorentino al ristorante "La Locanda" del Granducato Boscolo Hotel di Campi Bisenzio. (nota personale: devo ritornarci!).
così ieri mattina mi son messo all'opera per preparare l'impasto, prima però mi son concesso qualche minuto per elaborare un buon condimento da usare. alla fine ho creato "gli gnocchetti di zucca coi carciofi".

ingredienti per 2 persone: 400g di zucca gialla, 80g di farina (potrebbe servirne di più o di meno in base alla consistenza dell'impasto), un uovo, 40g di parmigiano grattuggiato fresco, 2 carciofi, sale e pepe.

per l'impasto tagliare la zucca in pezzi grossi e disporre in forno già caldo a 180°. quando sarà sufficientemente morbida usare un passaverdure, quindi raccogliere la zucca in una terrina e aggiungere l'uovo, il parmigiano, un po' di sale e pian piano la farina fino ad ottenere un impasto morbido. mettere il composto in una sacca da pasticciere e creare gli gnocchetti aiutandosi con un coltello, buttandoli direttamente in acqua bollente già salata. in alternativa se l'impasto è sufficientemente compatto si possono preparare dei rotoli di impasto e tagliare gli gnocchetti su un tagliere. io preferisco la sacca perchè così assumono una forma irregolare che ricorda la pasta fatta in casa della nonna. appena verranno a galla scolarli e aggiungerli al condimento.
per il condimento pulire i carciofi, togliere le foglie più dure e le punte, quindi tagliarli a spicchi sottili e lasciarli cuocere in padella con un po' di burro fuso a fuoco lento, insaporire con sale e pepe. dopo scolati lasciare gli gnocchetti qualche minuto in padella con il condimento, in modo da fargli prendere più sapore. quindi impiattare, ma prima di servire vi consiglio una grattuggiata di pepe nero direttamente sul piatto da portata.

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mercoledì 3 ottobre 2007

una domenica di tregua...

in un week end di assolutà tranquilità, senza eccessi e con la glicemia in stato di tregua, il pranzo della domenica diventa il momento di sfogo per la mia golosità.
nelle tranquille valli bergamasche e precisamente lì dove la val cavallina incontra la val borlezza nell'alto sebino, una giornata di sole è la scusa ideale per una passeggiata in riva al lago in quel di lovere.
è con piacere che ritorno al ristorante "La Campagnola", dove ho già avuto modo di gustare un'ottima grigliata di pesce freschissimo, ma ahimè prima di questo blog.
l'ambiente è sempre molto ospitale, l'accoglienza cordiale e discreta. tre sale in sequenza, volte a crociera, pareti e tovagliato dai colori caldi, l'ambiente ideale per un "piccolo o grande momento di incontro" (confermando quanto indicato sul loro sito).

il menù è ricco di portate di pesce e di carne, riuscendo a coniugare in maniera equilibrata l'attenzione alla tradizione (in particolare quella locale bergamasca) con (e qui lasciatemi passare il termine) "l'entusiasmo" per la ricerca e la sperimentazione: ne sono un esempio il "risotto con arance e gamberi" o i "maltagliati con pesto di frutta secca e porcini"...

dopo un rapido quanto improvvisato (proprio perchè rubato al piatto di jessy) assaggio di crudo di parma tagliato al coltello, decido di provare il "risotto travisano, scamorza e barolo"



piatto decisamente abbondante. tanto leggero quanto delicato al palato, non troppo forte la presenza del barolo, ben integrato con il radicchio tevisano. la scamorza si intravede qua e là senza però eccedere o coprire gli altri sapori (temevo infatti che il suo gusto deciso alterasse l'armonia barolo-radicchio, ma così non è stato).
per il secondo mi lascio tentare dal pesce fresco scegliendo un "branzino al forno con pomodorino ciliegino fresco e olive".



il piacere di scoprire che il piatto si arrichisce (rispetto alla descrizione del menù) di patate e capperi è indescrivibile. la freschezza, "reale", del branzino è subito percepibile al palato.

infine...
no, non c'è una fine. la golosità ha rispettato la tregua della glicemia ed ho quindi preferito non esibirmi in "avventure dolciarie".
(ahimè quanto mi pento in questo istante di non aver provato la torta di pinoli...)

ristorante La Campagnola
via Giorgio Paglia, 48
24065 Lovere (BG)
tel: 035/962005

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