dove finisce la tradizione e comincia la sperimentazione?
quando la sperimentazione diventa tradizione?
queste sono le domande che ronzano nella mia mente quando mi metto davanti ai fornelli e partendo da una ricetta della tradizione (rubata alle donne della mia famiglia o semplicemente lette tra una rivista e un blog) comincio a stravolgerla, a ricercare una nuova variante coll'intento comunque di non toccare "l'anima" di quel piatto: l'essenza che l'ha reso elemento della nostra storia. alla fine temo sempre di aver creato "un nuovo mostro" e di aver rotto l'equilibrio che da sempre animava quella ricetta. e gli interrogativi mi incalzano!
tutto ciò mi è successo anche oggi, quando mi son cimentato con le "scaloppine al marsala" che alla fine sono diventate le "scaloppine di pollo al marsala e cannella". ho voluto introdurre un ingrediente a me caro: la cannella. inoltre ho deliberatamente arrichito il tutto con del peperone giallo per contrastare l'eccesso dolciastro dell'accoppiata cannella - vino marsala.
ingredienti per 4 persone: 4 fettine di petto di pollo, mezzo bicchiere di vino marsala (per l'occasione ho utilizzato un Vecchio Florio del 2000), un peperone giallo, 20 g di burro, 10 g di farina 00, 5g di cannella macinata, sale.
mondare e tagliare a striscioline il peperone, eliminando le venature bianche interne per renderlo più digeribile. quindi lasciarlo ammorbidire in una padella antiaderente con un po' di burro.
battere le fettine di pollo con il batticarne e infarinarle leggermente con la farina e la cannella precedentemente mischiate in un piatto. in una padella lasciare sciogliere il rimanente burro, adagiarvi le scaloppine senza sovrapporle e farle dorare da entrambe le parti a fuoco vivo.
insaporire con un pizzico di sale e lasciare a fuoco moderato per 2 minuti, quindi togliere dalla padella.
Versare nella padella il marsala e lasciando che si riduca a fuoco vivo, mescolando con un cucchiaio di legno in modo da staccare bene tutto il fondo di cottura.
quando il marsala sarà quasi completamente evaporato, aggiungere le scaloppine e i peperoni. scaldare brevemente, trasferire su un piatto e servire subito.
oggi i quesiti sono ritornati. da marsalese DOC ho corso il rischio di rovinare il profumo ed il sapore di un piatto ricco di elementi del territorio. ma alla fine mi posso ritenere soddisfatto. c'era tutto il "romanticismo" del piatto unito all'essenza di una ricerca (spero non banale) di novità.
sabato 13 ottobre 2007
scaloppine di pollo al marsala e cannella
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3 commenti:
Indubbiamente è difficile leggere una ricetta ed attenersi ad essa...la voglia di sperimentazione o semplicemente l'esigenza di dover cambiare qualcosa, per gusti o necessità, stravolge gli iniziali intenti!
..ma questa tua ricetta...sarà pure un nuovo mostro ma mi piace un sacco! :-)
ciao, buona domenica
Grazia
che presentazione elegante Digolò se le mutazioni portano questi risultati benvengano
Grazia: alla sperimentazione e all'esigenza di cambiare qualcosa aggiungerei anche la "soddisfazione di stravolgere una ricetta solo per il gusto di farlo". la creatività pura dettata dalla nostra personalità.
Coco: elegante? wow, vuol dire che il risultato è stato migliore di quello che credevo. Grazie!
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