in un week end di assolutà tranquilità, senza eccessi e con la glicemia in stato di tregua, il pranzo della domenica diventa il momento di sfogo per la mia golosità.
nelle tranquille valli bergamasche e precisamente lì dove la val cavallina incontra la val borlezza nell'alto sebino, una giornata di sole è la scusa ideale per una passeggiata in riva al lago in quel di lovere.
è con piacere che ritorno al ristorante "La Campagnola", dove ho già avuto modo di gustare un'ottima grigliata di pesce freschissimo, ma ahimè prima di questo blog.
l'ambiente è sempre molto ospitale, l'accoglienza cordiale e discreta. tre sale in sequenza, volte a crociera, pareti e tovagliato dai colori caldi, l'ambiente ideale per un "piccolo o grande momento di incontro" (confermando quanto indicato sul loro sito).
il menù è ricco di portate di pesce e di carne, riuscendo a coniugare in maniera equilibrata l'attenzione alla tradizione (in particolare quella locale bergamasca) con (e qui lasciatemi passare il termine) "l'entusiasmo" per la ricerca e la sperimentazione: ne sono un esempio il "risotto con arance e gamberi" o i "maltagliati con pesto di frutta secca e porcini"...
dopo un rapido quanto improvvisato (proprio perchè rubato al piatto di jessy) assaggio di crudo di parma tagliato al coltello, decido di provare il "risotto travisano, scamorza e barolo"
piatto decisamente abbondante. tanto leggero quanto delicato al palato, non troppo forte la presenza del barolo, ben integrato con il radicchio tevisano. la scamorza si intravede qua e là senza però eccedere o coprire gli altri sapori (temevo infatti che il suo gusto deciso alterasse l'armonia barolo-radicchio, ma così non è stato).
per il secondo mi lascio tentare dal pesce fresco scegliendo un "branzino al forno con pomodorino ciliegino fresco e olive".
il piacere di scoprire che il piatto si arrichisce (rispetto alla descrizione del menù) di patate e capperi è indescrivibile. la freschezza, "reale", del branzino è subito percepibile al palato.
infine...
no, non c'è una fine. la golosità ha rispettato la tregua della glicemia ed ho quindi preferito non esibirmi in "avventure dolciarie".
(ahimè quanto mi pento in questo istante di non aver provato la torta di pinoli...)
ristorante La Campagnola
via Giorgio Paglia, 48
24065 Lovere (BG)
tel: 035/962005
mercoledì 3 ottobre 2007
una domenica di tregua...
Pubblicato da DiGolò alle 16:08
etichette: bergamo, glicemia, golosità, Lago D'Iseo, lombardia, recensione, ristorante
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2 commenti:
Bravo Digolò! in qualcosa bisogna trattenersi e non ci pensare alla torta di pinoli era già così invitante quello che hai mangiato prima...comunque i tuoi gnocchi alla zucca sono strepitosi devo provare coi carciofi
Grazie Coco per l'assidua lettura dei miei post...
gli gnocchi sono assolutamente da provare. l'altro giorno mi sono fatto i complimenti da solo (che modesto!) e ora aspetto un po' di tempo libero per ripeterli, magari con un condimento diverso!
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